Il deputato Trizzino, transfuga del M5S, si atteggia ad ayatollah della cristianità e lancia una laica scomunica a Giorgia Meloni, rea di aver stigmatizzato il disgustoso Cristo Lgbt. Meloni ha, con equilibrio e pacatezza, difeso il sentimento di cristianità, offeso e vilipeso dalla manifestazione Lgbt chiedendosi perché l’affermazione di presunti diritti debba passare per la denigrazione di Cristo. Trizzino, in pieno delirio di onnipotenza teologica, spiega perché Giorgia Meloni non sarebbe cristiana per via delle sue politiche sulla immigrazione.
L’intero emiciclo sa che non esistono limiti ai deliri di onnipotenza di questo transfuga, ma questa volta ha passato il segno, vestendo i panni del Papa e rievocando scomuniche medioevali. Il cittadino Trizzino è ormai un caso sociologico da studio, diventato onorevole alla roulette dei voti on line, è talmente ubriaco di se’ da ritenere di essere custode della teologia cristiana: in Trizzino c’è tutta la parabola del delirio di onnipotenza dei tanti cavalli di Caligola che sono approdati in Parlamento per diventare la peggiore delle caste mai vista