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“Prendiamo atto dell’imputazione coatta ordinata dal Gip di Roma per il Sottosegretario Delmastro, la rispettiamo, ma davvero non riusciamo a comprenderla. I documenti non erano secretati e, comunque, non ci pare che ci fosse alcuna volontà di danneggiare le Istituzioni, rendendo noto un contenuto che era stato già pubblicato sui giornali. Se un Parlamentare non può fare un uso politico delle notizie (ribadiamo, non secretate) di cui è in possesso, rendendo edotti i suoi elettori di cosa sta avvenendo nelle carceri della Repubblica, come può svolgere il suo mandato? Delmastro andrebbe ringraziato per aver acceso un faro sull’uso strumentale – e forse criminale – che si stava facendo, nelle carceri e fuori dalle carceri, della disinformazione connessa allo sciopero della fame dell’anarchico stragista Cospito”. Così in una nota Dirpolpen, Associazione Dirigenti di Polizia Penitenziaria. “Non dimentichiamo che le informazioni penitenziarie sono di limitata divulgazione perché è la stessa Amministrazione che decide che uso farne. Prendiamo, ad esempio, il trasferimento dello stesso Cospito da Sassari a Milano – proseguono – anche quella informazione era di limitata divulgazione, eppure ne hanno dato comunicazione media, politici, Parlamentari e lo stesso Ministero, sottolineando le esigenze di salute connesse al trasferimento, sensibile come tutti i trasferimenti di 41bis. Se non si potesse fare un uso ”amministrativo” di tali informazioni non si potrebbero neppure prorogare i provvedimenti di 41bis sulla base delle informazioni, anch’esse di limitata divulgazione, di cui l’Amministrazione è in possesso”. “Ma, soprattutto, come potrà una Procura che aveva chiesto l’archiviazione per il nostro Sottosegretario sostenerne l’accusa in giudizio? Abbiamo fiducia nella magistratura e siamo convinti che, prestissimo, si metterà la parola fine a questa assurda situazione. A Delmastro esprimiamo tutta la nostra solidarietà e chiediamo di continuare la sua encomiabile azione in difesa della libertà della Polizia Penitenziaria, in particolare attraverso la valorizzazione dei suoi dirigenti” si legge infine nella nota.