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“Non ci sono margini per deprivare la magistratura di strumenti essenziali per contrastare criminalità e corruzione, quali intercettazioni e captatori. Abbiamo, per una questione di civiltà, contrastato l’abuso e il cortocircuito fra indagini e processi mediatici, con il divieto di pubblicazione di intercettazioni irrilevanti, ma l’uso delle intercettazioni e delle captazioni va salvaguardato per contrastare il crimine e accertare la commissione dei più gravi reati. Coniugare la tutela della riservatezza con l’efficienza delle indagini è essenziale, senza fughe in avanti che contrasterebbero con l’esigenza di contrastare criminalità e corruzione”. È quanto dichiara in una nota Andrea Delmastro delle Vedove, deputato di Fratelli d’Italia e sottosegretario di Stato alla Giustizia.