Il Governo tradisce ancora la Magistratura onoraria

Il Governo tradisce ancora una volta i magistrati onorari e gli utenti della giustizia cvile e penale. Dal 1° gennaio 2022 i magistrati onorari, su cui pensa il 50% della giustizia italiana, non possono esercitare le proprie funzioni per più di due impegni settimanali: ridurre l’impegno della Magistrura onoraria significa inginocchiare la giustizia italiana. A ciò si aggiunga il volgare ricatto per cui per accedere ad un concorso che equipara i magistrati onorari a personale amministrativo, viene imposto loro di rinunciare ad ogni diritto maturato verso lo Stato: neanche nell’Inghilterra dell’Ottocento i diritti dei lavoratori erano così calpestati! Il Governo approvi con urgenza un decreto-legge per la stabilizzazione immediata della Magistratura Onoraria, riconoscendole i veri diritti, tutt’ora negati, che conseguono alla sua centralità nel sistema della giustizia italiana. Ogni altra soluzione porterebbe fatalmente alla paralisi totale del sistema giustizia italiano, in barba alle richieste dell’Europa e al PNRR

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