Innanzitutto faccio le congratulazioni a Orban per la vittoria, nonostante avesse il mondo contro. Evidentemente le sue politiche su immigrazione, famiglia e difesa della produzione hanno prodotto una significativa vittoria. Il fatto, però, che Putin si sia affrettato a congratularsi, deve far maggiormente riflettere l’Europa per recuperare Orban alla causa europea.
Serve un’Europa meno arcigna. Ricordo quanto disgusto provai nel medesimo Consiglio europeo, dove, da una parte, si
approvava la condizionalità del Pnrr nei confronti dell’Ungheria sullo Stato di diritto e, dall’altra, si rinviavano le sanzioni contro
Erdogan, che continua a percepire i soldi per la pre-adesione all’Europa, mentre la Turchia non è culturalmente, geograficamente, spiritualmente e politicamente Europa. L’Europa rimediti tutta la sua politica di intrusione nei confronti di Orban e comprenda che c’è bisogno di scelte di campo e di civiltà. E oggi Orban è pienamente nella cornice euroatlantica”.