Canfora, gran cantore radical chic nella sua versione di cascame ideologico tardosessantottino, si è esibito, capello lungo, vaporoso, trasandato, a pontificare dalla cattedra vomitando il fiele della sua arroganza e intolleranza culturale contro Giorgia Meloni definendola neonazista. Questi sarebbero i professori e gli uomini di cultura della sinistra? Una sedicente élite intellettuale violenta, superata, prigioniera di ideologie deformanti e guardiana ringhiosa del pensiero unico. I latrati di questa élite si sentono, i morsi sono come i capelli: raccontano quello che forse furono. Avremmo da indignarci, ma alla fine possiamo guardare con soverchia commiserazione questi residuati bellici che vivono una seconda giovinezza nella impotenza delle loro invettive. Come si diceva nel sessantotto: una risata vi seppellirà!