Zappalà: "Global compact altro mattone verso un modo senza identità"

Biella, 30 novembre 2018

“Alla conferenza internazionale di Marrakech del prossimo 10 e 11 dicembre, le nazioni saranno chiamate ad adottare il “Global Compact”. Si tratta di un accordo globale (non tradotto in italiano), proposto dalle Nazioni Unite (organismo non eletto), nel quale si sancisce che l’immigrazione è un diritto fondamentale di ciascun essere umano.

La filosofia che sottintende l’accordo è ben riassunta all’art. 8 “Migration has been part of the human experience throughout history, and we recognize that it is a source of prosperity, innovation and sustainable development in our globalized world”, ovvero “L’immigrazione ha sempre fatto parte dell’esperienza umana nel corso della storia e la consideriamo come una fonte di prosperità, innovazione e sviluppo sostenibile nel nostro mondo globalizzato”.

Il trattato, in particolar modo, mira a rimuovere le differenze tra le varie categorie di migranti economici e profughi; individuando dei diritti universali cui lo stato firmatario deve adeguarsi. Se estendessimo gli attuali diritti dei profughi a tutti i migranti non faremmo che sancire il diritto all’immigrazione. Perderemmo la nostra sovranità e non potremmo gestire questi flussi in base alle volontà popolari di accogliere solo chi fugge da una guerra o in base alle necessità economiche e sociali che una nazione affronta.

Nella bozza di accordo non si analizzano minimamente, né ci si propone di rimuovere, le cause che provocano le migrazioni. Così come non si considera il danno economico che la perdita del migrante genera allo stato che viene ad avere cervelli e braccia in meno. Semplicemente si pone un altro mattone verso un mondo globalizzato, di persone senza radici e senza identità. Alcune nazioni hanno già dichiarato che non sottoscriveranno questo accorso, tra di esse Stati Uniti, Austria, Australia, Ungheria, Israele, Polonia, Svizzera.

Come Fratelli d’Italia abbiamo richiesto al governo Conte di non sottoscrivere questo accordo, ma se ancora manca una posizione ufficiale, si è già dichiarato favorevole lo stesso Giuseppe Conte ed ha anticipato un orientamento favorevole il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi. Fratelli d’Italia ha richiesto ufficialmente al governo di non sottoscrivere l’accorso e, per rafforzare la nostra posizione ha lanciato una petizione in tutta Italia. Per chi vorrà aiutarci con la sua firma allestiremo un gazebo domenica 2 dicembre dalle 10 alle 12 in via Italia, all’altezza di Piazza Santa Marta”.

Davide Zappalà