Roma, 11 settembre 2018
La III Commissione,
premesso che:
la perdurante crisi dell’area del Mediterraneo, aggravata dal collasso dello Stato ad libico, ha determinato la crescita esponenziale del flusso migratorio che, proprio attraverso la Libia, raggiunge via mare l’Italia nell’intento di proseguire poi verso altri Stati dell’Unione europea;
il flusso migratorio è stato ed è alimentato da trafficanti di esseri umani che hanno costituito una vera e propria rete criminale volta allo sfruttamento della disperazione di uomini, donne e minori;
la ricerca della massimizzazione del profitto da parte dei trafficanti di esseri umani ha indotto e induce gli stessi ad impiegare e sovraccaricare barconi fatiscenti con la fatale conseguenza di determinare numerosi naufragi, con esiti mortali;
nel 2015, e segnatamente il 18 maggio 2015, il Consiglio europeo ha definito
un quadro generale di operazione di gestione militare della crisi volta ad adottare
misure sistematiche per individuare, fermare e mettere fuori uso imbarcazioni e mezzi usati o sospettati di essere usati dai trafficanti di esseri umani, pur nel pieno rispetto del diritto internazionale;
l’operazione militare di cui sopra, denominata Eunavfor Med, avrebbe dovuto essere composta da tre fasi: nel corso della prima fase l’operazione era incentrata sulla sorveglianza e la valutazione delle reti di contrabbando e traffico di esseri umani nel Mediterraneo; nella seconda fase l’operazione prevede la ricerca e, se necessario, la diversione di navi sospette; la terza fase avrebbe dovuto consentire lo smaltimento delle navi e delle relative attrezzature, preferibilmente prima dell’uso, e di fermare i trafficanti e contrabbandieri;
il 25 luglio 2017 il Consiglio europeo ha rinnovato l’operazione fino al 31 dicembre 2018;
attualmente l’operazione è fortemente contestata dal Governo italiano che
ne chiede espressamente la modifica delle regole, al fine di evitare l’attracco in Italia è delle navi che soccorrono i migranti in mare;
in ogni caso, pur nell’auspicato cambiamento delle regole della missione, è opportuno, al fine di affrontare radicalmente il traffico di esseri umani nel Mediterraneo e di tutelare maggiormente i confini italiani, che il Governo insista per l’attuazione della terza fase dell’operazione che prevede di neutralizzare le imbarcazioni e le strutture logistiche usate dai contrabbandieri e trafficanti sia in mare che a terra;
il passaggio alla terza fase necessita di una apposita risoluzione delle Nazioni Unite e del consenso e della cooperazione da parte del corrispondente Stato costiero,
impegna il Governo:
ad attivarsi al fine di ottenere il consenso e la cooperazione del Governo libico alla attuazione della terza fase dell’operazione Eunavfor Med, e segnatamente alla neutralizzazione delle imbarcazioni e delle strutture logistiche usate dai contrabbandieri e dai trafficanti sia in mare che a terra;
ad attivarsi presso l’Onu per avviare il percorso volto all’assunzione della necessaria risoluzione per la realizzazione della terza fase dell’operazione Eunavfor Med;
a subordinare qualsivoglia accordo bilaterale con il governo di Tripoli per il contrasto dell’immigrazione irregolare e della tratta degli esseri umani nel Mediterraneo all’ottenimento del consenso e della cooperazione dello Stato libico all’attuazione della terza fase dell’operazione Eunavfor Med.
(7-00047) Delmastro Delle Vedove