Olivero: "TARIP causa principale del dissesto di SEAB"

Biella, 10 agosto 2018

Il dato, un disavanzo di oltre 1.200.000 euro (oltre 2.500.000,00 a parere del Collegio dei revisori), si commenta da solo. E fa sobbalzare il pensiero che questo risultato assai poco lusinghiero sia stato raggiunto da una società che non deve confrontarsi sul mercato con concorrenti, che ha come suoi unici clienti i Comuni e che questi, oltre ad essere soggetti solvibili, sono tenuti a saldare il dovuto entro trenta giorni dalla fatturazione; condizioni indubbiamente invidiabili per qualunque imprenditore. Ma sorvoliamo sulla qualità del servizio che molti Comuni giudicano insufficiente e comunque di un livello inferiore al passato;
sorvoliamo sulla manutenzione agli automezzi non certo impeccabile; stendiamo un velo pietoso sulle esposizioni della Società verso suoi fornitori e sul penoso capitolo TARIP ripetutamente denunciato da Fratelli d’Italia; dimentichiamo che mai in passato una Società partecipata biellese aveva registrato un disavanzo; fingiamo di non ricordare che ancora lo scorso anno SEAB, con non poca leggerezza, annunciava un utile di 40.000,00, successo che aveva l’evidente obiettivo di sminuire le critiche e gli allarmi già lanciati dagli Amministratori di Fratelli d’Italia.
Soffermiamoci invece su ciò che colpisce maggiormente in questa vicenda e cioè sulla scelta degli Amministratori locali che hanno preferito prima ignorare i gravi problemi attraversati dalla Società (anche oggetto di una riunione dell’Organismo di Controllo convocata su richiesta degli Amministratori di Fratelli d’Italia) e successivamente votare compatti a favore del bilancio presentato e sulla cui approvazione lo stesso Collegio Sindacale aveva espresso parere contrario con una relazione che non lascia spazio all’immaginazione e declina dettagliatamente le origini del disavanzo. Il dibattito in Assemblea è stato deludente ed il voto sconfortante; tutti i rappresentanti dei Comuni presenti, con l’unica eccezione del sottoscritto, dando il proprio voto “favorevole” si sono schierati con gli Amministratori di Biella, Cossato e Gaglianico che incredibilmente, soli Comuni ad aver introdotto la TARIP, sono tra i maggiori responsabili del dissesto di SEAB.
Da subito gli Amministratori di Fratelli d’Italia si sono schierati – ahimè in assoluta solitudine – a difesa dell’Azienda e dei suoi lavoratori, denunciando le politiche scellerate adottate dal Comune Capoluogo e dal Comune di Cossato che fatalmente si ripercuotono sulla gestione e sui bilanci di SEAB; ci si sarebbe francamente attesi una reazione diversa dal territorio che una volta di più ha invece preferito e ritenuto prudente asservirsi ai due Comuni maggiori.