Manifesto ProVita

È incredibile il livore e la cultura della sopraffazione che animano la sinistra ogni qual volta si parli di diritto alla vita.
Il Sindaco di Ponderano Elena Chiorino ha fatto bene ad affiggere il manifesto – a spese sue – di Pro Vita che è un inno alla vita e alla natalità.
Non è parso vero all’Assessore Regionale Monica Cerutti per poter battere un colpo e fingere di “esistere politicamente”.
Appena ha aperto bocca abbiamo però compreso che era meglio se avesse continuato a dormire il sonno degli (in)giusti.
Non stupisce la tracotanza ideologica della sinistra che non vuole garantire il diritto alla autodeterminazione delle donne, ma brutalmente imporre un pensiero unico e impedire la manifestazione di idee diverse.
Stupisce la crassa ignoranza di un assessore che sostiene che affiggere un manifesto che inneggia alla vita e che promuove la cultura della procreazione e della vita sia contrario alla legge 194. 
L’art 1 della legge 194 testualmente recita “lo Stato garantisce il diritto alla procreazione cosciente e responsabile, riconosce il valore sociale della maternità e tutela la vita nascente”. 
Per storpiare l’italiano non è necessario studiare come testimonia l’Assessore Cerutti quando definisce “sindaca” Elena Chiorino.
Per fare l’assessore non so.
Per fare l’assessore, citare le normative e non farsi sommergere da risate e sberleffi sarebbe, invece, bene studiare.
Prepotenza, ideologismo e supponenza non possono sostituire studio e serietà.
Quando avrà superato gli esami di riparazione, potremo confrontarci con l’Assessore Cerutti, fieri di stare dalla parte della libertà di pensiero e dalla parte della vita e della procreazione, contro chi milita nel campo della intolleranza ideologica e della violenta cultura abortista, tramutando l’aborto da diritto a manifesto ideologico! 
Per noi, nel rispetto dei diritti della donna, ogni nascita è una gioia e ogni aborto una sconfitta.
Noi crediamo in uno Stato che, nella piena libertà della donna, si proponga di difendere la vita e promuovere la natalità.
Ha qualcosa di sinistro il livore di chi non difende la libertà delle donne, ma aggredisce chi tutela la natalità.

18 aprile 2018