Maduro: game over!

Venezuela: opposizioni contro governo, basta silenzio venga in Aula = (AGI) – Roma, 24 gen. – Le opposizioni attaccano il governo per il “silenzio assordante” sulla “drammatica” situazione che sta vivendo il Venezuela e chiedono che il premier Giuseppe Conte o il ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi, riferiscano subito in Aula, soprattutto in merito alla posizione del governo italiano. *Il primo a chiedere “urgentemente”, intervenendo in Aula alla Camera, l’intervento del governo è stato Andrea Delmastro Delle Vedove, di FdI, che ha sottolineato le “condizioni da crisi umanitaria, con 11 mila bambini denutriti, e molti italiani che chiedono di far rientro in Italia. Abbiamo gia’ chiesto che l’Italia non riconosca il risultato delle elezioni farsa di Maduro e sottoscriva la denuncia già firmata da tanti altri paesi alla Corte penale internazionale perché cessi la dittatura di Maduro e si apra un processo per crimini contro l’umanità. Tutto ciò nel silenzio della maggioranza. Il ministro degli Esteri deve venire oggi stesso a relazionare in aula* . Anche il Pd, con Ivan Scalfarotto, ha criticato l’atteggiamento del governo e della maggioranza: “che in Venezuela vi sia una dittatura e una situazione economica disperante, è fuori discussione ed è evidente che come al solito la politica estera di questo paese brancola nel buio, assistiamo al silenzio assordante del governo che non sa cosa dire, è assolutamente indispensabile che il ministro Moavero ci venga a dire cosa intende fare il governo anche rispetto alla comunità italiana che vive lì. L’Italia sta vivendo un isolamento imbarazzante. Il Pd chiede che urgentemente Conte o Moavero vengano a informare le Camere su quali siano le mosse che il governo italiano vuole prendere o se, come dicono i 5 stelle, il Venezuela è esempio di democrazia e sviluppo, lo vengano a dire in quest’Aula”. Roberto Cassinelli di Forza Italia ha aderito alle richieste. Infine, Pino Cabras di M5s, chiamato in causa dagli interventi precedenti per alcune sue dichiarazioni, si è difeso: “secondo quanto riportato da un quotidiano, io avrei detto, cosa non vera, che in Venezuela le cose vanno bene. È una delle occasioni in cui si verifica l’inadeguatezza del giornalismo. In Venezuela la situazione è difficile da molti anni per situazioni concomitanti. Non riconoscere il presidente eletto può aggravare la situazione, no ad atti unilaterali e avventurismo, come successo in Libia e Siria in cui la delegittimazione dei vertici dello Stato ha comportato guerre e non vorrei succedesse anche in Venezuela”.

(AGI) Ser 24114 GEN 19 NNNN