Roma, 11 giugno 2019
”Il tono dimesso del ministro Tria conferma, ancora una volta, la preoccupante mutazione genetica in essere all’interno della maggioranza. Conte ha dismesso la divisa del cambiamento e ha assunto una grisaglia che ricorda quella montiana. Ha messo la museruola a Salvini e Di Maio e si appresta a chinarsi all’Europa discutendo di “zero virgola qualcosa” di austerità. È l’esito scontato di chi sino ad oggi ha chiesto di sforare non per lo sviluppo ma per l’assistenzialismo con conseguente esplosione del debito pubblico.
Per Fratelli d’Italia il sovranismo economico è andare in Europa a chiedere di sforare per curare una Nazione ferita, per tagliare il cuneo fiscale con un importante piano industriale, invece questo governo non solo non va a chiedere di sforare per gli investimenti ma addirittura blocca anche quelli europei come la Tav
Il governo Conte si arrende al declino e ipotizza che l’unica politica di lavoro sia il reddito di cittadinanza, cioè il metadone di Stato applicato alle politiche del lavoro, insomma chiede di sforare per fare un po’ di finanza allegra e per aumentare la spesa improduttiva e assistenziale”.
Andrea Delmastro