CNA Biella: troppo alta la pressione fiscale

Biella, 23/07/2018

Il rapporto “Comune che vai, fisco che trovi” della Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa vede il comune di Biella piazzarsi al 125º posto su 137 Comuni censiti, con una pressione fiscale sulle piccole e medie imprese pari al 66,4%, cioè ben 5 punti percentuali sopra la media nazionale.

Anche il tax free day è fissato più avanti rispetto a quello che avviene in  media nel resto di Italia: fino al 30 agosto il reddito generato dall’impresa sarà usato per pagare imposte e contributi, e solo da quella data potrà essere usato dall’imprenditore per i bisogni propri e della propria famiglia; la media italiana invece vede il tax free day fissato all’11 agosto.

Date queste premesse, come può Biella essere attrattiva per chi vuole fare impresa? Come può convincere i giovani a rimanere sul territorio e a non cercare altre città in cui sia più redditizio avviare un’attività?

A dicembre Fratelli d’Italia aveva fortemente criticato la decisione di incentivare l’arrivo di non biellesi che volessero fissare la propria residenza in città destinando a questi 132.000 euro ottenuti spremendo i cittadini di Biella, costretti a pagare TASI e IRPEF nella misura massima consentita dalla legge. Facemmo notare che 1200 euro all’anno per ogni singolo beneficiario non avrebbero mai attratto qualcuno capace di generare reddito e ricchezza, ma avrebbero portato a Biella solo miseria.

Non sarebbe forse stato meglio alleggerire la pressione fiscale sulle PMI, cuore del sistema produttivo italiano e soggetti economici che più hanno risentito degli effetti della crisi?

Spremerle fino all’ultimo centesimo come avviene a Biella non facilita la ripresa economica del territorio, ma la rallenta. Per poi addirittura spendere quanto ottenuto scavando fino in fondo alle tasche dei biellesi in provvedimenti come quello di cui sopra, che non possono portare alcun beneficio alla comunità cittadina!

Il rapporto della CNA conferma quanto avevamo sostenuto mesi fa. Biella deve convincere le sue migliori energie a rimanere e se vuole attrarre nuovi cittadini e nuove forze economiche devono essere tali da portare benefici, lavoro, ricchezza al territorio.

Il sindaco e la sua giunta si vergognino nel leggere quanto riporta lo studio di CNA. È tardi per loro per imparare che non è questo il modo di fare buona amministrazione: io sono ancora molto giovane, ma posso dire di averlo imparato dal peggiore degli esempi negativi, quello della Biella targata Cavicchioli&PD.

Giulio Gazzola