Biella, 6 dicembre 2018
Non possono non indignare gli insulti di Oliviero Toscani rivolti a Giorgia Meloni. “Ritardata, brutta e volgare”. L’aggettivo usato da Giorgia Meloni,“miserabile” per definire lo squallido personaggio, mi pare il più indicato. Perché poi questo astio gratuito, perché questa volgarità, questo desiderio di offendere e di ferire? E attraverso queste ingiurie offendere non solamente Giorgia Meloni ma le donne tutte, giudicate per il loro aspetto fisico, e, peggio ancora, insultare coloro che sono disturbati mentalmente.
Ma non scrivo queste poche righe per analizzare la psiche contorta e malata del meschino Toscani che si qualifica da sé.
Scrivo, oltre che per esprimere la mia solidarietà a Giorgia Meloni, una donna che, per la sua coerenza, la sua lealtà, il suo coraggio, la sua BELLEZZA interiore, tutto merita fuorché insulti gratuiti, per rimarcare con rincrescimento il silenzio delle “femministe” di sinistra. Dov’é l’indignazione della Boldrini, paladina dei diritti delle donne? E a seguire, tutte coloro che si scandalizzano per episodi molto meno gravi, adesso tacciono. Già era accaduto quando Giorgia Meloni venne offesa da Asia Argento, altro personaggio che non merita neppure un commento perché già troppa notorietà ha ottenuto con il suo
comportamento scorretto.
E ricordo con tanta amarezza che in occasione di un episodio ancora più grave, quando venne infangata la memoria di Claretta Petacci, avvenne la stessa cosa.
Complimenti, paladine delle donne! Se la donna offesa non è a voi vicina, perché manifestare sdegno?
E allora le donne, quelle vere, come Giorgia Meloni, mai potranno sentire che voi siete a loro vicine o lottate per i loro diritti. Perché così non è. Perché il vostro atteggiamento è di parte.
Noi invece sempre abbiamo manifestato e sempre manifesteremo solidarietà e proveremo indignazione nei confronti di tutte le donne offese, a qualsiasi schieramento politico esse appartengano.
Livia Caldesi