“Sulla TAV siamo al teatro dell’assurdo. Ci sarebbe da ridere se non fosse che la commedia verrà pagata dagli italiani e rischia di compromettere il futuro della nostra nazione. Il Presidente Conte ha emesso il suo primo, timido vagito per confermare che accetterà il veto pentastellato sull’opera, il sottosegretario Rixi di Lega Nord afferma di volerla, ma che è necessario rivedere il tracciato, il Ministro Toninelli non la vuole e stamani il Ministro Salvini, dice di NON volerla da Vicepremier e Ministro dell’Interno ma “dal punto di vista personale”. Il governo grillo-leghista sta giocando con il fuoco rischiando di bruciare le speranze del Piemonte di connettersi al resto del mondo e di essere all’interno di un sistema infrastrutturale essenziale per il suo sviluppo economico. Speriamo che questi protagonisti del teatro dell’assurdo non facciano più danni dei centri sociali e dei violenti no-Tav”.
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